“l’ultimo di questo Ottobre quasi estivo e il primo con l’ora Solare…” Siamo tornati all’ora solare, si dice che sia l’ultima volta, che l’ora legale nei paesi mediterranei, abbia dei benefici pare sia fuor di dubbio, visto che ci sono studi che affermano un risparmio annuo di circa 420 milioni di kilowattora, questo è buono. Poi ci sono altri studi che affermano che il cambio dell’ora è deleterio per la salute, e questo è male. Io soffro particolarmente il cambio dell’ora, passo quasi 20 giorni ad alzarmi alle 5 di mattina e ad andare a letto sconvolto alle 9 di sera, poi c’è chi non se ne accorge nemmeno del cambio ora ma per me è così. Quello che mi auguro è che si prenda una decisione e si resti per sempre in una delle due opzioni senza scombussolare la vita a nessuno. Veniamo al giro che come al solito ha visto le ruote di Blue Sky, puntate verso le strade dell’astigiano. Strade che questa mattina erano fradice dell’acqua piovuta nella notte, e in molti casi radunata in vaste pozze al bordo della strada. SP185 e il solito traffico delle ore 8:20, se resto tutto alla destra della mia corsia, mi bagno come un’oca, se mi sposto leggermente più a sinistra per evitare l’acqua, rischio di farmi investire. Tra i due mali scelgo quello umido, ma appena posso mi infilo nella più tranquilla via Madonna Grande, non passo in Alessandria e punto su Castellazzo B.da. La stessa situazione un po’ meno accentuata, si ripete sulla SP181 e svicolo verso un’altra strada tranquilla, questa volta in maniera definitiva. Villa del Foro, Oviglio, a Masio entro in Val Tiglione solitamente tranquilla, un trattore col rimorchio avanza sulla corsia opposta alla mia, un furgone azzarda il sorpasso, supera e rientra in corsia evitandomi per pochi metri. Dietro ad esso, quasi appiccicata un’auto esce improvvisamente allo scoperto, io sono già al limite della banchina, l’autista, una giovane signora, aveva la visuale coperta dal furgone e posso chiaramente vedere su suo volto, un miscuglio di stupore, paura, disorientamento. Bocca aperta, occhi spalancati fissi su di me mentre cerca uno spazio per rientrare nella sua carreggiata. Ci sfioriamo, mi pare impossibile che quasi ad ogni mia uscita in bicicletta debba capitare un inconveniente del genere, comincio a pensare di essere io, quello che non presta attenzione, ma sono sicuro che non sia così. Tiro un sospiro di sollievo, ed a Belveglio la lascio la SP3 per una stradina secondaria appena asfaltata, non è molto larga, l’asfalto, nerissimo, ancora bagnato, da un particolare risalto alle due strisce bianche laterali e mi avvicino alla prima corta salita del giorno, quella per Vichio e Noche, dopo Vaglio Serra, scendo nel traffico di Nizza Monferrato. Colle di Bazzana, il durissimo Muro di Strada Baglio e dopo Gianola, salgo l’ultimo tratto della Baretta, e mi distraggo, cercando di guardare aerei da caccia che passano a cadenza nel cielo azzurrissimo di questa mattina di splendido sole. Salgo, col naso all’insù e un ciao improvviso mi riporta sulla strada. Un ciclista mi supera, non va molto più forte di me e ad una certa distanza cerco di tenere il suo passo. Resto così per qualche minuto ad una ventina di metri, fino a quando un altro aereo mi riporta con la faccia rivolta all’insù, e mentre svolto per Castel Rocchero, l’occasionale compagno tira dritto. I su e giù di Moirano e il vento da Sud mi infastidiscono un poco e continuo a pensare, il perché del passaggio di questi aerei. Scendo verso Acqui Terme e sento il passaggio di un ultimo aereo da caccia. Ho il vento sul fianco destro mentre vado verso Strevi, giunto a Rivalta non mi va di fare la solita strada e salto sulle colline che separano la valle Bormida da quella dell’Orba. Ricciotti, Gaggina, Mantovana, Castelferro, allungo di poco passando per Predosa e rientro con un leggero vento da Sud, dritto nella schiena. Entrando a Casal Cermelli, la strada nera come la pece, asfaltata di nuovo, ancora umida per la pioggia notturna, non ha il risalto laterale delle linee bianche… devono ancora farle. Ma siamo in provincia di Alessandria e a noi basta l’asfalto. SEMPREINSELLA!